L’opera è un libro di pittura che ha per protagonista Domizio Mori. Mantovano, abitante a Milano, lavora da decenni nell’ambito della pittura, avendo ottenuto l’apprezzamento della critica più qualificata. L’interesse che Mori suscita è dovuto a fattori diversi: una tecnica sempre più controllata, un’iconografia personale e non ripetitiva; un’espressività luminosa. Va aggiunto che Mori, uomo di vasta cultura sia per il settore scientifico che per quello umanistico, nel momento in cui si trova davanti alla tela bianca, riacquista una sua verginità culturale e una freschezza d’intuizione sensibile. Se il punto di partenza dell’arte di Mori è psichico e il tramite è biologico, è fantastico. Quest’ultima parola deriva da faos cioè luce e indica la cosmicità.
Domizio Mori è nato in provincia di Mantova nel 1924. Laureato in medicina e chirurgia all’Università di Milano, ha studiato psicologia e psicoanalisi.